Protagonisti della scena sono una serie di clown senza naso rosso, senza costumi sgargianti, che ripropongono nel desiderio di maternità e nel simbolico della carrozzella insicurezze quotidiane, fragilità e crudeltà. Dietro ogni donna si nascondono molte madri: quelle avute, quelle desiderate, quelle che abbiamo giocato, quelle che realmente siamo, quelle che avremmo voluto e non saremo mai, quelle che altri ci costringono ad essere... E dopo averle umoristicamente demolite cosa rimane?... Forse il ricordo di una lontana ninna nanna... che qualcuno in un luogo lontano ci aveva cantato.
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